Alcolismo (o etilismo) e prevenzione. Contrastare l'abuso di alcol attraverso informazione su effetti alcool e danni alcolLa piaga dell’alcolismo è abbastanza radicata, crea dipendenza e vittime al pari delle droghe più temute, e se si è dipendenti innanzitutto si viene tagliati fuori da circuiti sociali.

Bisogna quindi attuare da subito un programma efficace di prevenzione del consumo di alcool. In America ad esempio, alcune grandi società scientifiche tra cui l'American Academy of Pediatrics hanno constatato che alcune azioni intraprese da medici di famiglia si sono rivelate soddisfacenti nella prevenzione del consumo di alcool.

Con un questionario si è indagato sulle prerogative personali di ogni curante (esperienza, formazione e attitudini in relazione alla prevenzione e al consumo di alcolici).

Dallo studio è emersa la tendenza dei medici di famiglia di indirizzare gli interventi preventivi soprattutto agli adolescenti più grandi, mentre quelli tra gli 11 e i 14 anni ricevono solo il 20% degli interventi mentre è stato rilevato l'esistenza di un consumo di alcool già nel 18 % dei ragazzi di 12-13 anni e nel 44 % di quelli di 14-15 anni.

Fra i vari interventi di prevenzione i più frequentemente adottati consistono nel fornire informazioni sui rischi connessi al consumo e all'abuso di alcool e avvertimenti sui rischi connessi alla guida in stato d'ebbrezza. Tuttavia i metodi più efficaci cioè quelli relativi al rafforzamento di norme e stili di vita salutari, sono i meno utilizzati da parte dei medici a causa della mancanza di tempo e della mancanza di strutture di supporto ai medici ed alle famiglie.

Un primo passo si può fare riconoscendo come vero e reale questo problema facendo seguire a questo la ricostruzione dei comportamenti, dei valori, degli affetti, in una parola, di tutto ciò che rende piena e significativa la vita; questo presuppone un impegno diretto della persona alcolista con se stesso, ma richiede altresì che sia presente il coinvolgimento e il sostegno attivo, solidale dei familiari, degli amici e, dato che è essenziale, il ruolo del medico che opera sul territorio va potenziato.

Tutelare e proteggere la nostra salute e quella della nostra famiglia è insieme un diritto e un dovere. Difficilmente però cambieremo la qualità della nostra vita se non impareremo sempre più a proteggerci in prima persona, per noi stessi e per i nostri cari.

Per fare questo, per potere scegliere stili di vita e comportamenti “sani” dobbiamo essere informati e perciò consapevoli. La consapevolezza può spingerci al cambiamento e il cambiamento è necessario per ridurre i nostri comportamenti a rischio.

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